OPERAI DELLE FABBRICHE FIAT

L’11 settembre ci sarà il 1° incontro tra Fiat e sindacato sul Contratto Integrativo. Che ruolo hanno avuto gli operai nel decidere cosa e quanto chiedere?

DEMOCRAZIA SINDACALE (???) - Per mesi i sindacalisti nazionali hanno fatto riunioni per definire le richieste, senza mai consultare i diretti interessati: gli operai, ed hanno elaborato una piattaforma a loro nome. Sarebbe questa la democrazia sindacale? Hanno proseguito imperterriti presentandosi a luglio col referendum, "prendere o lasciare", gli operai hanno risposto con un alto assenteismo al voto. I capi sindacali fanno dire a qualche giornale che la piattaforma è passata, ma tengono nascosti i dati complessivi sul voto del referendum, al contrario di altre volte che li mettevano nei siti internet. Hanno paura di scoprirsi.

SALARIO - Nessun aumento salariale stabile viene richiesto per gli operai, ma solo l’ adeguamento del Premio di Risultato legato ad indici fluttuanti col mercato, allo scopo di farci lavorare più in fretta. L’aumento assorbirà una parte dei premi esistenti o no? Cantarella convincerà i sindacalisti che non c’è spazio per gli aumenti? Se gli operai non si faranno sentire è sicuro che caleranno i pantaloni e torneranno a casa con quattro soldi.

PREVENZIONE E SICUREZZA - Scena muta su infortuni e morti sul lavoro. Nessuna garanzia e tutela dell’ incolumità e della salute in fabbrica, viene rivendicata.

OCCUPAZIONE - E’ il capitolo con più chiacchiere, allo scopo di annacquare il fatto che nessuna garanzia dell’organico in forza è richiesta, figuriamoci che sviluppo occupazionale ne può derivare. Il sindacato dopo aver dato una mano a chiudere e ristrutturare fabbriche, ora avalla la "fabbrica modulare", ovvero ciò che è già successo in Fiat Auto dove negli ultimi anni, 20 mila operai sono stati venduti ad altre ditte pur restando al loro posto, mentre altri 20 mila sono stati licenziati, a fronte di 7 mila assunzioni a tempo determinato.

UNA TRATTATIVA PRIVATA - Le trattative sull’Integrativo che stanno iniziando, sono un fatto privato tra la Fiat ed un gruppetto di pasciuti burocrati dei vertici sindacali.

OPERAI
Per impedire che l’Integrativo si chiuda peggio di come è cominciato e per essere più preparati in futuro, dobbiamo discutere direttamente sull’ andamento della trattativa. Mettere sotto pressione in fabbrica tutti quei delegati che parlano a nostro nome, ma si ricordano degli operai solo quando ci sono le tessere da fare. Esigiamo dai delegati in ogni fabbrica un resoconto ufficiale scritto di ciò che si decide fin dalla prima trattativa dell’11 settembre.

QUESTA VOLTA NON CI SVENDERANNO NELL’APATIA GENERALE!

Associazione per la Liberazione degli Operai

Sesto S. Giovanni, 06/09/2000

Per contatti: Associazione per la Liberazione degli Operai – Via Falck, 44 20099 Sesto San Giovanni (MI)

 

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