IL CAPITALISMO SFRUTTA E AMMAZZA

Ogni tanto qualche giornale pubblica i dati statistici che vanno sotto il nome ufficiale di "incidenti sul lavoro". L'attenzione è posta sulle giornate lavorative perse dalle aziende, sui miliardi di spesa sborsati per inabilità temporanea al lavoro, sui miliardi delle rendite vitalizie che i poveri padroni sono costretti qualche volta a pagare. Gli "incidenti sul lavoro" divengono un tema sociale. La sicurezza sul lavoro viene sbandierata ai quattro venti e i parlamenti della borghesia democratica votano leggi. Ma gli operai costretti a produrre profitti sempre più velocemente continuano a morire.

Ogni anno nel mondo

- 250 milioni di incidenti sul lavoro (685.000 al giorno, 475 al minuto)

- 1.100.000 i morti ogni anno

- 100.000 le vittime provocate dalla lavorazione dell'amianto

- 12 milioni gli incidenti sul lavoro che colpiscono i minori

Ogni anno in Italia

- 1 milione di incidenti sul lavoro (2740 al giorno, circa 2 al minuto)

- 1200 i morti ogni anno

- 30.000 invalidi permanenti

Nel solo settore industriale nel 1998 gli incidenti erano 866.052 nel 1999 sono aumentati a 872.092.

Degli 872.092, 412.419 riguardano operai tra 18 e 34 anni e 19.255 operai con meno di 18 anni.

Quale tribunale borghese aprirà mai un processo al più grande e sistematico sterminio che la storia ricordi?

Associazione per la Liberazione degli Operai

Sesto S. Giovanni, 22/05/2000

Per contatti: Associazione per la Liberazione degli Operai – Via Falck, 44 20099 Sesto San Giovanni (MI)

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