Questo volantino è importantissimo che circoli il più possibile, a livello di piccole e grandi fabbriche metalmeccaniche, con un passa mano tra operai il più capillare possibile.

Pensiamo che, al di là della firma di questo volantino, chiunque sia contrario all'accordo e si trovi d'accordo sul testo che segue si possa impegnare al massimo in questa battaglia per un NO secco e deciso a un accordo vergognoso.


Operai metalmeccanici,
un segnale di ribellione contro Fossa, contro i dirigenti sindacali, contro tutti coloro che vivono sullo sfruttamento degli operai può essere dato.

L'accordo sul contratto nazionale va respinto.

I NO devono ampiamente superare i SI in modo che sia quasi impossibile truccare le carte.

Chiediamo agli operai delle fabbriche grandi e piccole di impegnarsi in questa battaglia.

Migliaia di funzionari sindacali sono già in azione in ogni fabbrica per strappare il consenso con le solite litanie: non si poteva ottenere di più, è un compromesso ragionevole, si è sconfitta la linea di chi non voleva rinnovare il contratto ...

In realtà si tratta di un aumento salariale che può solo far vergognare la categoria operaia che l'accetta: 86mila lire di aumento medie in due anni.

L'accordo prevede una riduzione lenta ma inesorabile degli scatti di anzianità trasformati in cifra fissa.

Straordinari, ancora straordinari e parlano di disoccupazione.

Per applicare la flessibilità scopriranno che tutti i prodotti sono stagionali. Settimane lunghe e settimane corte a discrezione del padrone con un regalo aggiuntivo: le ore oltre le 40 verranno pagate non come ore straordinarie ma come ore normali con una piccola maggiorazione.

Grande vittoria: ricalcolano la tredicesima sul TFR, ma a partire dal 2000.

Fossa si lamenta, si capisce, ha l'obiettivo di ridurre il più possibile i salari e ottenere la libertà sull'utilizzo degli operai senza nessun limite. I dirigenti sindacali gli hanno dato una buona mano. Sono loro che con le richieste della piattaforma hanno aperto un varco per flessibilità e bassi salari.

In questo pantano di accordi fra governi, padroni e sindacati possiamo lanciare un sasso. Dobbiamo bocciare l'accordo. Un’attenzione particolare devono averla gli operai delle piccole e medie fabbriche: qui i sindacalisti raccolgono il consenso con trucchi di ogni genere e tipo.

Se devono svendere la nostra pelle lo devono fare senza la nostra formale approvazione. Dobbiamo avere le mani libere per iniziare a fare scioperi per aumenti di salario consistenti, per poterci rifiutare di lavorare oltre l'orario normale.

E' difficile ma non impossibile, in fabbrica ci siamo noi e l'ultima parola è sempre la nostra.

Associazione per la Liberazione degli Operai

fip 17/06/99 Per contatti scrivere: Via Falck, 44 20099 Sesto San Giovanni (MI) https://www.asloperaicontro.org


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