Rastrellamenti a Milano
Giovedì 14 gennaio 99, le forze di repressione dello Stato Italiano sono scese in campo. Poliziotti e carabinieri con l'equipaggiamento antisommossa, elicotteri e pastori tedeschi sono andati all'attacco dell'ex fabbrica Magneti Marelli di Milano.
La fabbrica, in cui per anni migliaia di operai sono stati sfruttati da Agnelli, è chiusa e i capannoni semidistrutti sono abbandonati da una decina di anni e servono da miserabile ricovero per la notte a sbandati e agl'immigrati clandestini che sono sfuggiti alla cattura sulle spiagge della Puglia. Gli eroici difensori della "tranquillità" dei cittadini italiani, dopo un'ora di rastrellamento hanno catturato una sessantina di extracomunitari. In una spianata della fabbrica hanno diviso gli uomini dalle donne per poi avviarli in prigione ai "centri d'accoglienza".
Sono i bottegai e i piccoli commercianti della città che guidano la protesta contro la microcriminalità. Gli affari vanno male e devono trovare un colpevole: l'immigrato.
Bottegai e commercianti si tirano dietro tutto lo strato dei miserabili impiegati, statali e non statali. Abboccano anche altri poveri cristi che non riescono a spiegarsi perché stanno male.
La borghesia con giornali, radio e televisioni, strombazza che l'economia va bene ed i pericoli sono altri.
Così, ogni volta, si crea il nemico dell'ordine e della stabilità sociale.
I sindaci chiedono più potere per reprimere e garantire la base del loro elettorato: i commercianti.
Il Governo D'Alema coglie l'occasione e annuncia che saranno assunti altre migliaia di poliziotti.
Il ministro della giustizia, ex rifondatore e "comunista" cossuttiano, proclama ai quattro venti che si batterà per la certezza che i criminali scontino la pena.
Operai, è lo sfruttamento capitalista la vera causa del malessere sociale.
Operai, la difesa dell'ordine e della stabilità sociale vuol dire la difesa dei profitti dei padroni il peggioramento dello sfruttamento degli operai.
Operai il rafforzamento della polizia e della repressione servirà a difendere l'ordine dei padroni.
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