ESERCITO INDUSTRIALE DI RISERVA
La società dei padroni produce e riproduce un esercito industriale di braccia da sfruttare.
La società dei padroni costringe milioni di uomini a cercare un acquirente a cui vendere le proprie braccia: è l'unico sistema per sopravvivere.
Il meccanismo economico che produce il profitto non solo produce un esercito industriale, ma lo divide al suo interno. Gli operai che formano la parte attiva dell'esercito industriale nelle fabbriche e nei diversi luoghi di produzione sono spinti a produrre se stessi come esuberi. Lavora, lavora a ritmi più alti, a orari più lunghi e salari più bassi. La legge del padrone dice "meno operai possibili per un saggio di profitto più alto".
La parte di riserva dell'esercito, la massa dei senza lavoro, oscilla con l'andamento dell'economia. Sono solo parzialmente assorbiti nei momenti di massima espansione, buttati a milioni in mezzo alla strada allapice della crisi, e tutto secondo le necessità di valorizzazione del capitale.
Poi gli irregolari, la truppa d'assalto impiegata a giornata senza le minime regole di ingaggio, senza le minime protezioni sociali.
Il meccanismo economico, che produce profitto per il padrone e miseria per gli operai, produce l'esercito industriale e lo fraziona al suo interno usando gli uni contro gli altri.
Questa divisione è necessaria al padrone per continuare ad accumulare profitti, per abbassare complessivamente i salari e tenere gli operai a marcire nelle galere industriali.
Questa è la realtà, il resto solo false interpretazioni.
Unica concreta soluzione: rompere il meccanismo economico che costringe gli uomini a vendersi ad un padrone, comunque mascherato, per sopravvivere.
Ma i disoccupati sono un problema di oggi. Siamo un problema!
La società moderna non può sopportare che una massa di giovani non sappia come procurarsi da vivere in un ambiente dove la massa di merci è a portata di mano. Il pericolo è grande. I tutori dell'ordine costituito si danno il cambio per affrontare il problema.
I governi dei padroni, da ultimo quello di D'Alema, finanziano gli industriali affinché comprino braccia da sfruttare, i sindacati ufficiali fanno accordi per abbassare il più possibile il prezzo di queste braccia e rendere più conveniente il loro utilizzo industriale. Con leggi e decreti si dà mano libera ai padroni per potenziare l'uso degli irregolari e usarli come massa di pressione sui regolari. Il risultato è ancora lo stesso, ancora esuberi, ancora disoccupati.
Ma anche chi cerca una soluzione alla disoccupazione attraverso fantastiche riduzioni d'orario, contributi statali, sussidi, ecc. non risolve il problema, anzi introduce nel movimento ancora vecchie illusioni riformiste. La prima fondamentale conquista del movimento è l' unificazione nella lotta e nell'organizzazione delle diverse sezioni dell'esercito industriale. La seconda conquista è l'individuazione del comune nemico nel capitale, nei governi che amministrano per i suoi interessi la società; compito che oggi ha assunto D'Alema e lo sta svolgendo alla grande.
Un solo unico esercito industriale, contro un solo unico nemico
Torna
alla pagina precedente
Torna alla Home Page di
AsLO
Una rete di
operai che la pensa allo stesso modo si può annodare.
Collegarsi, scrivere, inviare messaggi.
Operai Contro - AsLO Via
Falck 44 - 20099 Sesto S. Giovanni (MI)
E-mail: operai.contro@tin.it