Gli operai e gli studenti

 

Il finanziamento delle scuole private è il prezzo che D’Alema ha pagato al Vaticano ed agli industriali.

Per la Confindustria, i partiti di governo e i preti, la scuola statale non è più sufficiente a formare la classe dominante. Alla scuola pubblica va aggiunta quella privata. Nella scuola pubblica la selezione è mistificata dal libero e pluralista insegnamento, libero e pluralista insegnamento che è distribuito in rapporto al ruolo che ognuno deve impersonificare in questa società divisa in classi. Per i futuri operai e i semplici lavoratori la trasformazione in macchine da lavoro, per gli strati di ufficiali e sottufficiali dell’industria un po’ di cultura tecnica e tanta disciplina produttiva, per i borghesi tutta l’attrezzatura culturale necessaria per dominare la società.

Nella scuola privata la selezione è invece senza veli: il costo per accedervi taglia fuori gli strati sociali più bassi ed è tanto più spudorata e offensiva quanto più si fonda apertamente sulla ricchezza di chi la frequenta; deve assicurare, pagando direttamente, un titolo ed una formazione adeguata ai figli delle classi superiori che saranno chiamati a gestire, assieme a quelli selezionati dalle scuole statali, capitale e potere.

La sinistra al governo ha tentato di colpo di finanziare questa scuola e di far passare questo come un progresso sociale: il governo D’Alema si è smascherato da subito come il più moderno governo dei padroni.

La scuola, pubblica e privata, della società dei padroni è la scuola della sottomissione degli operai, della legittimità della ricchezza per le classi superiori, della selezione in funzione della divisione in classi della società. Su questo terreno va combattuta sia quando si presenta come riforma della scuola pubblica sia come finanziamento della scuola privata.

Gli operai hanno tutto da guadagnare da un movimento degli studenti che attacca il sistema dei padroni, la loro cultura con le solite balle sulla ricchezza guadagnata onestamente, la loro scuola, sia che la gestiscano direttamente sia che la facciano gestire da un preside manager nominato dallo stato.

La protesta contro il finanziamento della scuola privata può anche voler dire fondare una rivalutazione della scuola statale. Se prende questa strada ogni contenuto sovversivo delle lotte degli studenti verrà represso e cancellato. Si finirà per farle diventare un puntello dell’istruzione pubblica di questa società.

Toccherà agli studenti vedersela con questa possibilità.

Gli operai hanno tutto l’interesse a sostenere il movimento degli studenti che mette sotto accusa la scuola della società dei padroni e la stessa scuola che li ha formati in modo adeguato per diventare accessori di una macchinario per produrre profitti.

 


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