IL DANNO E LA BEFFA

Nel precedente contratto i confederali hanno concesso ai padroni di congelare "temporaneamente" la tredicesima mensilità ai fini del calcolo della liquidazione (TFR). Nella piattaforma del nuovo contratto ne chiedono lo scongelamento. Era un diritto acquisito e l’hanno regalato ai padroni, ora ci toccherà lottare per riottenerlo!

Nella nota esplicativa del vecchio contratto, del 13/2/97, i sindacalisti avvertivano che era "stata concordata la sterilizzazione provvisoria, relativa al solo 1998, degli effetti della 13a mensilità sul TFR, allo scopo di favorire l’avvio del Fondo di previdenza complementare".

Ma se il provvedimento riguarda solo il '98, perché porsi l'obiettivo dello "scongelamento" per il '99? Serve solo ai sindacalisti per mettere la questione sul piatto della trattativa. Molto probabilmente anche con il nuovo contratto rimarrà congelata. La richiesta di aumentare dall’1% all’1,20% la partecipazione a "carico" dei padroni alla pensione integrativa rappresenterà la contropartita per il nuovo congelamento.

Il Fondo pensione Cometa prevedeva la partecipazione dell’azienda per l’1% della retribuzione, circa 250.000 lire l’anno; per l’1% a carico del lavoratore, altre 250.000 lire; e il 18% del TFR annuale, altre 400.000 lire circa, sempre a carico del lavoratore.

I padroni con il congelamento della 13a hanno risparmiato circa 240.000 lire. Quindi, di fatto, il Fondo pensione è stato costituito solo con i soldi dei lavoratori.

Ma la cosa non finisce qui! Il risparmio dei padroni sulla liquidazione è avvenuto per tutti i metalmeccanici (1.800.000 addetti circa), ma solo 250.000 metalmeccanici hanno partecipato al fondo Cometa. I soldi risparmiati per i restanti 1.550.000 lavoratori che fine hanno fatto? Se li sono messi in tasca direttamente i padroni!

E non dimentichiamo che i soldi versati dagli operai saliranno vertiginosamente se passa l'altra richiesta sindacale di aumentare dal 18% al 40% la quota di TFR da destinare al Fondo!

I fondi pensione sono l’affare del secolo. Il guadagno maggiore è per chi li costituisce, cioè le aziende e il sindacato. Si prevedono introiti per migliaia di miliardi sull’esempio di quelli che fruttano i fondi degli operai americani a coloro che li hanno costituiti e li gestiscono. Ma ai padroni non bastava. Con la complicità del sindacato ci hanno fregato altre 240.000 lire.

SOLO UN GRUPPO DIRIGENTE SINDACALE COMPLETAMENTE ASSERVITO ALLE NECESSITA’ ECONOMICHE DEI PADRONI PUÒ AGIRE IN QUESTO MODO! QUESTI SONO VERI E PROPRI NEMICI DEGLI OPERAI!

PER QUANTO ALTRO TEMPO ANCORA LI SOPPORTEREMO SENZA REAGIRE? IL PESSIMO CONTRATTO CHE VOGLIONO FARCI DIGERIRE DEVE RAPPRESENTARE L’OCCASIONE PER DIMOSTRARE LORO CHE SIAMO STUFI DI FARCI FREGARE.

DICIAMO NO AL NUOVO CONTRATTO BIDONE!

ORGANIZZIAMOCI IN MODO INDIPENDENTE PER REAGIRE!

 

Associazione per la Liberazione degli Operai

Via Falck, 44 - 20099 Sesto S. Giovanni (MI) ftp. 13/10/1998


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