ART. 101

Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro dei ferrovieri firmato a febbraio da CGIL-CISL-UIL -FISAFS e SMA stabilisce all'art. 101 le mancanze punibili con il licenziamento:

c. per avere deliberatamente alterato o contribuito ad alterare il normale funzionamento

di meccanismi ed apparecchi inerenti la sicurezza dell'esercizio o delle attività gestionali

  1. per irregolarità, trascuratezza o negligenza oppure per inosservanza di leggi, di regolamenti o degli obblighi di servizio dalle quali sia derivato pregiudizio alla sicurezza dell'esercizio con danni gravi al materiale, all'armamento e a cose di terzi, o anche con danni gravi alle persone.

Chi stabilisce il deliberatamente? Chi decide qual è l'irregolarità o la negligenza? Chi stabilisce i regolamenti? Chi decide il licenziamento? La direzione delle ferrovie in rappresentanza del padrone statale. L'amministratore delegato Giancarlo Cimoli e il neo Presidente del consiglio di amministrazione, voluto dai partiti che sostengono il governo, non hanno perso tempo. Due macchinisti di la Spezia ed un verificatore di Alessandria accusati di negligenza sono stati licenziati. Nessun governo democristiano, ne di centro ne di destra era arrivato a tanto. Lo ha fatto il governo Prodi con l'appoggio di tutti i partiti che si definiscono di sinistra, Rifondazione compresa. I dirigenti delle Ferrovie dello Stato, in pieno accordo con i sindacati, affermano quanto segue:

Per favorire la procedura dei licenziamenti azienda e sindacati si sono accordati per istituire un collegio arbitrale a cui i lavoratori licenziati possono ricorrere. Nel momento in cui il collegio arbitrale applicando l’articolo 101 dà legittimità al licenziamento la condanna è definitiva. In questo modo i sindacalisti partecipano attivamente alla gestione dell'azienda ricevendone soldi e cariche.

Il giorno 11 febbraio i sindacati autonomi dei ferrovieri COMU. UCS ed altri hanno dichiarato uno sciopero chiedendo il ritiro dei licenziamenti. CGIL-CISL-UIL ne avevano dichiarato uno il 13 chiedendo la sospensione dei licenziamenti.

Era una dichiarazione di sciopero di disturbo con cui i dirigenti della CGIL-CISL-UIL cercavano di coprire il padrone statale. La CGIL l’ha disdetto.

L'autonominatosi rappresentante dei lavoratori , valido sostegno del governo Prodi, Fausto Bertinotti al solito fa lavorare la lingua: " Se i licenziamenti non saranno ritirati, non dico che ci sarà la crisi, ma da parte nostra un atteggiamento conseguente". Quale?

Gli operai dell'industria ben conoscono le dittatoriali norme disciplinari incluse nei contratti nazionali.

Gli operai dell'industria sanno bene che in fabbrica è l’interesse del padrone a diventare legge indiscutibile.

Oggi con il licenziamento dei ferrovieri i padroni fanno un passo in avanti nell'imporre i loro interessi.

Con i licenziamenti collettivi, hanno ristrutturato, chiuso fabbriche eliminato in massa chi resisteva.

Il licenziamento individuale è la peggiore arma in mano ai padroni per piegare gli operai, ricattarli, ridurli al silenzio.

E’ troppo semplice ricattare un uomo con la fame, i licenziamenti devono essere ritirati, solidarietà con i ferrovieri in lotta.

 

Associazione per la Liberazione degli Operai

C. I. P. 11/3/98


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