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ORA BASTA!

Il piano per licenziare 8100 operai FIAT è operativo.

Il Governo e Agnelli si sono messi d'accordo per realizzarlo.

Una parte li mandano a casa accompagnandoli alla pensione. Faranno la fame con la CIGS e la mobilità. Dopo vivranno con una pensione miserabile fino alla fine.
Una parte sarà licenziata, andrà in CIGS senza ritorno.

Termini Imerese chiude, con la promessa di riapertura che nessuno potrà verificare. Il numero degli operai sarà dimezzato e avrà salari più bassi.
Arese chiude e Mirafiori sarà ridimensionata.

Il sindacato paga anni di collaborazionismo ed è messo da parte. Ha accettato tanti e tanti licenziamenti, con la copertura degli ammortizzatori sociali, che appena accenna, sotto la spinta degli operai, a resistere è buttato nel cestino come carta straccia.

Pezzotta si arrabbia, i suoi amici devono proprio averlo trattato male, anche se solo pochi mesi fa aveva sottoscritto un accordo separato con la FIAT per far fuori 3000 operai.

Ora tocca agli operai.

Gli scioperi ad ore prestabilite passano. I blocchi concordati sono assorbiti. Se il piano Agnelli-Berlusconi per licenziare gli operai deve saltare è necessario il blocco di tutti gli stabilimenti. Sia delle fabbriche direttamente colpite sia di quelle dove la produzione tira.
Per dare un messaggio chiaro a tutti, la protesta degli operai deve investire in pieno la città.

Un dittatore più feroce del padrone non si è mai visto. Per difendere i suoi profitti doveva mettere in mezzo ad una strada migliaia di operai e lo ha fatto con la piena collaborazione del Governo. I politicanti locali non sanno più cosa dire. Mentre le lettere di Agnelli sono in viaggio essi abbelliscono il piano dei licenziamenti.

Contro una dittatura dei padroni così feroce è necessario una decisa reazione degli operai.

Questa volta i tempi sono cambiati.

Gli operai hanno subito troppo.

Ora basta.

Via Falck, 44 - 20099 Sesto S. Giovanni (MI) ftp. 07/12/2002

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